giovedì 24 novembre 2011

Patch Adams.

Mi sembra doveroso dedicare un post ad un grande medico, ma soprattutto ad una grande persona, che col suo anticonformismo e la sua vitalità, ha portato una grande rivoluzione nel campo della Medicina. Patch Adams è la rappresentazione fisica di ciò che cercano di insegnarci a Medicina sin dal primo anno: l'umanità, il contatto col malato, la creazione di un rapporto profondo piuttosto che il freddo distacco.


Hunter "Patch" Adams (Washington, 28 maggio 1945) è un medico statunitense, attivista sociale, cittadino diplomatico e scrittore, noto per aver fondato il Gesundheit! Institute nel 1971 ed essere l'ideatore della clownterapia.

Hunter Doherty Adams nasce nel 1945, secondogenito di un'insegnante e di un ufficiale dell'Esercito degli Stati Uniti. Visse in Germania per sette anni, in Giappone per tre, in Texas e Oklahoma e in molti altri posti per periodi più brevi. In Germania frequentò le medie dove partecipò a varie competizioni scientifiche. Il terzo anno, determinato a riuscire a vincere la gara della "Fiera Europea delle Scienze", creò un progetto sbalorditivo: stava studiando infatti in quell’anno la gibberellina, un ormone vegetale che avrebbe potuto far crescere cavoli alti quattro metri e far arrivare a maturazione le piante in tempi notevolmente più rapidi. Vinse il primo premio per le scienze biologiche con il progetto chiamato “L’effetto della gibberellina sulle coltivazioni intensive”. Iniziò anche lo studio appassionato di chimica e matematica: entrava nelle farmacie per comprare ingredienti chimici e qualsiasi strumento da laboratorio che gli permettessero di fare tutti i tipi di esperimento nel suo laboratorio personale. Era anche solito sezionare animali e analizzare miscugli chimici per valutarne gli effetti.

Dopo la morte del padre, quando Patch aveva 16 anni, la sua famiglia si trasferì in Virginia del Nord e seguirono i 3 anni più tumultuosi della sua vita. Per un breve periodo di tempo furono ospitati da uno zio che divenne il suo surrogato di padre. Divenne ribelle, anticonformista: si sentiva disilluso in un modo in cui l'ingiustizia e il sopruso sembravano aver più valore dell'amore e della compassione.

Si rifiutava di vivere in un mondo del genere; tentò il suicidio per tre volte, per poi internarsi spontaneamente nel reparto psichiatrico della clinica di Fairfax.
Questo soggiorno di due settimane segnò un drastico cambiamento nella sua vita.
La guarigione ma soprattutto la sua apertura alla vita furono dovute non tanto ai medici, quanto alla famiglia, agli amici e soprattutto all’incontro con Rudy, suo compagno di stanza, sofferente di una solitudine che non credeva potesse esistere. Capì che le persone supposte “pazze” rispondevano semplicemente alla complessità della vita con paura, rabbia, tristezza e disperazione e che avevano solo bisogno di attenzione e amore. Per la prima volta, per un caso fortuito, si rese conto di essere in grado di aiutare chi soffre senza ricorrere ai farmaci, ma semplicemente ricorrendo a terapie ludiche: fece superare a Rudy la sua fobia per gli scoiattoli, che addirittura non gli permetteva di andare al bagno, improvvisando una guerra immaginaria contro “quelle tremende bestioline”.

Dopo aver lasciato l’ospedale, decise di entrare a medicina e si iscrisse al Medical College in Virginia ma stravolse un’intera istituzione storica. Erano, infatti, anni difficili perché l'ambiente accademico rigoroso di quel tempo non accettava il modo rivoluzionario con cui Patch intendeva curare i pazienti: si infiltrava tra i reparti senza alcuna autorizzazione già dal primo anno di università (pratica riservata solo agli studenti dal terzo anno in poi) per stare vicino a dei malati terminali o bambini in gravi condizioni di salute, presentandosi sempre in modo comico e originale. Tale concezione stravolse alcuni dei concetti cardine della medicina occidentale moderna, rendendo Patch Adams un personaggio rivoluzionario e scomodo che si contrapponeva, in maniera forte, alla medicina tradizionale. Venne accusato di “troppa allegria” e minacciato di espulsione. Di fronte alla commissione che doveva giudicare il suo caso, Patch Adams pronunciò un discorso che lo ha reso celebre per i suoi contenuti e ispiratore di molte teorie di medicina olistica. Ottenne la laurea nel 1971.



Animato dalla volontà di mettere in pratica le sue teorie mediche alternative, Patch Adams trasformò la casa in cui viveva in una clinica aperta a chi soffre. Assieme a un gruppo di volontari riuscì, in dieci anni, a prestare cure gratuite a circa 15000 malati senza chiedere compensi in denaro o di altra natura perché convinti che la guarigione doveva essere un interscambio umano amorevole e non una transazione commerciale. "La medicina è uno scambio d'amore, non un business. L'antidoto a tutti i mali è l'umorismo." dichiarò in un'intervista. Nel '77 comprò un terreno nel North Carolina, dove progettò di costruire una clinica vera e propria. Fondò così il Gesundheit! Institute (in tedesco significa "salute"). Fu pensato come una comunità per la libera assistenza sanitaria su un terreno di 316 acri (128 ettari) in West Virginia (Pocahontas County) con l'obiettivo di integrare, in un tradizionale ospedale, sia la medicina alternativa che l'organizzazione di programmi educativi in via di sviluppo sostenibile e impartire inoltre un modello di organizzazione sanitaria da offrire a studenti di medicina e al pubblico in generale. La "ricetta Adams" si basa su una combinazione intelligente e dotta di umorismo e divertimento, che rappresentano, secondo lui, "ingredienti" essenziali per la guarigione fisica e mentale del paziente.
All'ingresso dell’Ospedale si può leggere una celebre frase che recita:
"Per noi guarire non è solo prescrivere medicine e terapie ma lavorare insieme condividendo tutto in uno spirito di gioia e cooperazione. La salute si basa sulla felicità - dall’abbracciarsi e fare il pagliaccio al trovare la gioia nella famiglia e negli amici, la soddisfazione nel lavoro e l’estasi nella natura delle arti."

Seguirono anni di notorietà, grazie ad articoli su riviste, conferenze e seminari. Viaggiò molto, il suo messaggio arrivò a diffondersi per radio e televisione. Il suo forte e proficuo impegno nel sociale lo rese famoso in tutto il mondo, al punto che è stato dedicato al suo operato un film "Patch Adams", interpretato da un brillante Robin Williams, che ne romanza la vita, pur rispettando in buona parte episodi realmente accaduti, come l'incredibile bocciatura per troppa felicità, e la follia di riempire una vasca di spaghetti per una malata terminale. Il 20 aprile 2007 gli viene conferita la laurea honoris causa in pedagogia dall'Università di Bologna assieme a Miloud Oukili. Il 29 gennaio 1997 Adams riceve un premio per la Pace.


L’humour è l’antidoto per tutti i mali. Credo che il divertimento sia importante quanto l’amore. Alla fin fine, quando si chiede alla gente che cosa piaccia loro della vita, quello che conta è il divertimento che provano, che si tratti di corse di automobili, di ballare, di giardinaggio, di golf, di scrivere libri. La vita è un tale miracolo ed è così bello essere vivi che mi chiedo perché qualcuno possa sprecare un solo minuto! Il riso è la medicina migliore.

Lo humour è un eccellente antidoto allo stress. Poiché le relazioni umane amorevoli sono cosi salutari per la mente, vale la pena sviluppare un lato umoristico. Ho raggiunto la conclusione che l’umorismo sia vitale per sanare i problemi dei singoli, delle comunità e delle società. Sono stato un clown di strada per trent’anni e ho tentato di rendere la mia vita stessa una vita buffa. Non nel senso in cui si usa oggi questa parola, ma nel senso originario. “Buffo” significava buono, felice, benedetto, fortunato, gentile e portatore di gioia. Indossare un naso di gomma ovunque io vada ha cambiato la mia vita.

Siamo qui per aiutare i pazienti a vivere la più alta qualità di vita e, quando non è più possibile, per facilitare la più grande qualità di morte.

Ogni volta che trascorro del tempo con una persona che sta morendo trovo in effetti una persona che vive. Morire è il processo che inizia pochi minuti prima della morte, quando il cervello viene privato dell'ossigeno; tutto il resto è vivere.



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