venerdì 27 gennaio 2012

Tenere in mano un cuore.

Rembrandt - Lezione di Anatomia del dottor Tulp

Sono appena tornata da un'ora di esercitazione di Anatomia settoria alla sezione di Medicina Legale di Careggi.
Ci siamo messi il camice, i copri-scarpe e i guanti e siamo entrati nella sala.
Ci era stato suggerito anche di portare le mascherine, ma non ce n'è stato bisogno. L'odore non era pungente come tutti probabilmente ci aspettavamo, ma piuttosto sopportabile.
Il corpo della persona (un uomo, settant'anni circa - se non erro) era già stato aperto per i quattro turni di ieri, e anche gli organi erano già stati tutti tagliati.
Su un ripiano erano già poggiati il cuore e i polmoni. Sul tavolo era disteso il corpo, aperto nella zona toracica e addominale.
I professori ci hanno prima mostrato e spiegato i vari rapporti tra gli organi, le impronte che lasciano gli uni sugli altri, i legamenti che li uniscono e ciò che invece non era più visibile o era nascosto più in profondità.

Poi è arrivato il momento che tutti più aspettavamo, quello di toccare con le nostre mani.
La prima cosa che è stata notata da tutti è stata, ovviamente, l'estrema freddezza del corpo.
Subito dopo ci ha stupito la consistenza e la dimensione degli organi, cosa che sui libri proprio non si può apprezzare.
E' stato tirato fuori il fegato: decisamente più grande, voluminoso e spesso di quanto uno se lo aspetti.
Poi hanno reciso ed estratto la milza, anche questa di discrete dimensioni - anche se ci è stato detto che era leggermente ingrossata.
I polmoni...bè, i polmoni "scricchiolano". Sono leggermente asimmetrici, e in questo caso erano di un colore rosso scuro/violaceo. Nonostante, mi pare di aver capito, il signore non fosse un fumatore.
Il cuore non mi ha particolarmente stupito (forse perchè nei telefilm le operazioni cardiochirurgiche sono le più gettonate :P). Era ovviamente "piatto", data l'assenza di circolazione, e l'aorta è davvero grande. Tenerlo tra le mani è stato....emozionante.
Il resto dei visceri erano in sede. Lo stomaco veramente delicato e morbido; le anse intestinali sono forse più piccole di come uno se le immagina, però l'intestino è..."tanto". E con ciò voglio rendere l'idea di massa e lunghezza. :P

Un'ora dopo, dopo essere tornati nei nostri panni abituali, io ed altri tre compagni di corso siamo stati accompagnati fuori da uno dei medici legali lì presenti. Ci siamo fermati davanti all'obitorio e ci ha raccontato degli ultimi corpi che gli erano arrivati...un 19enne investito, un ragazzo che si era sparato un colpo di fucile in testa, i senegalesi che sono stati uccisi un mesetto fa.
La cosa particolare è che raccontava tutto ciò con una tremenda naturalezza e persino facendo battute. "Ragazzi, godetevi la vita, fumate pure! Tanto poi succedono queste cose.."
Decisamente un personaggio fuori dal comune e sopra le righe. Per fare un mestiere del genere, o sei cinico per natura o sicuramente lo diventi per autodifesa.

Quindi, che dire...esperienza incredibile.
Grazie, non solo ai professori, ma anche e soprattutto al signore che ha voluto donare il suo corpo.

PS: Mi scuso per gli scarsi dettagli anatomici, ma Anatomia III dobbiamo ancora studiarla :P

1 commento:

  1. Che esperienza toccante deve essere stata, sono tanto contenta per te!

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